Le ninfe di Pornobello
Ecco un’intervista che mi ha divertito davvero molto. A farla è Linda Ferrari amica e collega alla quale contraccambio tutta la stima e simpatia. Direttamente dalla tana del nero e chiccoso coniglio eccovi le risposte.
Ecco il secondo appuntamento con uno degli artisti che ci sono “sfuggiti” a Giugno, se volete rinfrescarvi la memoria…
Finalmente un intervista che mi ha fatto sorridere dall’inizio alla fine.
Divertente, ironico, e, devo ammetterlo, sono estremamente di parte visto che il personaggio in questione è uno dei miei artisti preferiti.Come nasce Pornobello?
Come tutti, da un orgasmo.
Ciò che sta dietro le tue “donne/ninfe”, viene spesso erroneamente
semplificato dallo spettatore che osserva il tuo lavoro. Cosa si cela
dietro di esse?Non mi dispiace che i miei lavori vengano “semplificati”; hanno più
livelli di lettura.
Anche se per nulla vestite le mie “donne/ninfe”, hai ragione, celano
molte cose.
Per esempio la tecnica. Si tratta di computer art, o arte digitale,
nello specifico utilizzo il “puro” vettoriale.
Il computer è risaputo ormai è entrato in ogni campo, anche in quello
artistico. In arte è stato da poco accettato, in alcuni casi
tollerato.
Una volta una gallerista mi ha suggerito di indicare come
tecnica per il mio lavoro la definizione di “pittura digitale”.
Inutile spiegare proprio a te, Pittrice, che i miei lavori non
centrano nulla con la pittura. All’interno del linguaggio della
computer art vi sono tante tecniche: io utilizzo come detto quella
vettoriale, cioè realizzo le mie donnine lavorando con geometrie
primitive, intersecando scomponendo sovrapponendo. Non c’è un solo
gesto in comune con nessuna tecnica tradizionale. Personalmente ho
rinunciato a utilizzare anche strumenti e tecniche digitali che in
qualche maniera sono trasposizioni di quelle tradizionali come scanner
e penne grafiche.
Ma ora mi sembra di parlare ai miei studenti di Brera. La mia visione
tecnica è pura, casta, a dispetto dei miei soggetti su cui ne avrei
cose da dirti… ma mi sono dilungato troppo.Ti ritieni POP?
Per Ora Porno… sì.
Come dico sempre, l’arte è figa ma anche culo.La tua opera che ami di più?
Sei matta! Se te lo dicessi le altre si ingelosirebbero!
Ti posso dire però che di un’opera in particolare ho amato tanto la modella.Il tuo artista preferito?
È come chiedere a un bambino a quale genitore vuole più bene, e io ne ho tanti.
Pensi che più andremo avanti più l’arte sarà digitalizzata?
Avremo solo più arte digitale. Qualcuno aveva ipotizzato che con
l’avvento della fotografia la pittura sarebbe morta: invece affrancata
dalla necessità di raffigurare la realtà si scatena nella
sperimentazione pura. E mi sembra che goda di ottima salute.Dove sta andando l’arte?
Qualcuno vedendo le mie cose direbbe a puttane!